
Una rogna, deve aver pensato il sindaco che per lavarsene le mani decide di non decidere, e chiede un parere legale all'Ufficio competente, formato da legali convenzionati col comune. Il parere elaborato è negativo: l'omicidio di Gianluca Congiusta non avrebbe causato alcun danno patrimoniale o di immagine, al soggetto pubblico e collettivo rappresentato dal Comune. Firmato (tra gli altri anche da) Maria Tripodi, avvocato. Strane argomentazioni, si direbbe. Fin quando non viene furi che l'avvocato Tripodi è anche il legale di fiducia di Tommaso Costa, imputato come responsabile dell'assassinio. Un pasticcio, insomma. Che la Tripodi tenta di rattoppare cosi: "Sarebbe stato opportuno non partecipare alla discussione sulla richiesta del Comune...". E se lo dice lei...
Aggiornamento 1. Il sindaco di Siderno, quello che "non potevo trascinare il comune in un Tribunale", querela Paolo Pollichieni, direttore di CalabriaOra, per un suo chiaro e coraggioso articolo sulla vicenda. Qui una pagina con i commenti di sindaci del comprensorio, e qui, sempre da CalabriaOra, la ricostruzione di un messaggio del mafioso dal carcere: "Se esco di qui in tre mesi arriviamo alla Regione".
Aggiornamento 2. Il sindaco di Siderno, sui quotidiani da giorni, butta la spugna e si sfoga: "Sulla questione Costa ero terrorizzato. Tante persone sono state uccise e io ho una famiglia". Legittimo attendersi contestuali scuse e dimissioni. Invece no. Continuiamo così, facciamoci del male, direbbe Michele Apicella.
Aggiornamento 3. Il sindaco di Siderno non finisce di stupire. Ora si apprende che è "pronto a candidarsi alla Camera". Nel compiere questo sacrificio il primo cittadino evidentemente non teme che la sua recente uscita sulla questione Congiusta possa nuocergli in termini elettorali...