
lunedì 28 maggio 2007
*ULTIME* / ELEZIONI A REGGIO CALABRIA, RICONFERMATO SCOPELLITI (AN). RISULTATI UFFICIALI: LAMBERTI (UNIONE) BATTUTO 70,0 A 25,6

mercoledì 23 maggio 2007
CONVITATO DI PIETRA / E ALLA FINE COMPARVE LA NDRANGHETA. ATTENTATO INCENDIARIO A REGGIOTV, IL CANALE CITTADINO DEL CANDIDATO A SINDACO LAMBERTI

Le reazioni. Sia quelle locali che nazionali esprimono "solidarietà" a Lamberti. Il suo antagonista Scopelliti definisce l'episodio "inquietante e inqualificabile". Sostegno e preoccupazione arrivano da Minniti e Fassino. Analoghe le parole usate dall'Osservatorio sui minori. Infine, la Tv e il suo editore rispondono cosi: "Vogliono farci tacere ma noi non staremo in silenzio" In una intervista al Quotidiano Lamberti ricorda i toni accesi usati contro l'emittente in un comizio da Francesco Storace, e rivela di aver sospeso la messa in onda di uno spot sulla sua candidatura dopo le minacce ricevute dalla attrice che compariva in alcune scene.
Solidarietà anche dai media locali, che in qualche caso vanno nella redazione di ReggioTv e parlano coi giornalisti.
La vicenda viene riassunta su un pezzo di cronaca di Repubblica.it che fa un pastone sugli ultimi fatti in Calabria. Una triste giaculatoria di minacce e attacchi che assomigliano alla cronaca di una giornata di un paese in guerra. Un'ultima noticella: tra i candidati al Consiglio comunale ce n'è uno che ha suscitato le proteste di molti. Si chiama Claudimiro Suraci, 23 anni, ed era stato fermato nel 2006 in flagrante mentre incendiava una sezione di Rifondazione comunista. Quando si dice "fare un muro contro l'illegalità"...
domenica 20 maggio 2007
IL GATTUSO-PENSIERO / IN CAMPO E FUORI DAL CAMPO, QUI E FUORI DI QUI. RINGHIO SI CONFESSA E PROPONE LA SUA IDEA DI CALABRESITA'

venerdì 18 maggio 2007
CALABRIA RICORDA / LA STORIA DEL PARTIGIANO MARCO, DA ROCCAFORTE DEL GRECO ALLA SPAGNA ANTIFRANCHISTA, ALLA LIBERAZIONE DI LA SPEZIA

CALABRIA RICORDA / "IL SANGUE DEI GIUSTI": IL MUGNAIO CHE SI RIBELLO' ALLA NDRINA E LO STUDENTE INCAPPATO IN UNA FAIDA

DIRITTO E ROVESCIO / IN UN LIBRO CIO CHE RESTA DOPO UN SEQUESTRO IN ASPROMONTE. IN UN FILM LE VOCI DELLA NDRANGHETA SEGRETA

Uomini d'onore. Dopo "La musica della mafia", Francesco Sbano, fotografo e regista, è tornato sull'argomento con un documentario dall'approccio inusuale per la Calabria: si inerpica per l'Aspromonte e intervista i malamente. E quasi dimostra che non di delinquenti occasionali si tratta, ma di adepti di una oscura società segreta che per loro vale più della vita stessa. Forse prendendo qualche scorciatoia riassume in questa intervista: "Non è possibile dissociare la mafia dalla cultura calabrese. La mafia è un nostro modo di essere". Il film è valso al suo autore un premio da parte del Comune di San Luca, è stato venduto in Germania e Olanda, ma in Calabria ancora non si è visto.
"CON SOLDI E AMICI PUOI FOTTERE LA LEGGE" - UN REPORTAGE DELLA NPR, LA RADIO PUBBLICA DEGLI USA, SULLA MUSICA DELLA MAFIA. E NON SOLO

giovedì 17 maggio 2007
AL CINEMA / "LA FIEREZZA DEI NONNI, CONTADINI CALABRESI". UN FILM SU UN OPERAIO DI MARSIGLIA TRASMESSO DA ARTE

AL CINEMA / "IL CANTO DEI NUOVI EMIGRANTI". LA VITA E LA MORTE DI FRANCO COSTABILE. UN FILM DI D'AGOSTINO E LAVORATO, PROIETTATO A BRUXELLES

Il Canto dei Nuovi Emigranti, di Felice D'Agostino & Arturo Lavorato. "Il canto dei nuovi emigranti" c'est un peu comme un voyage dans l'italianité: de la Calabre à Rome, du sud pauvre au nord riche, de l'isolement à la culture. Inspiré de la vie et d'un poème de Franco Costabile, mort il y a quarante ans, grande personnalité littéraire dans la lignée d'un Giovanni Verga ou Carlo Levi, le film raconte les inquiétudes et les ambitions d'un peuple qui a toujours vécu les affres de l'émigration. Encore aujourd'hui, car la Calabre continue à souffrir de sous-développement économique et d'isolement social et politique. Riche en extraits de films d'archive et d'enregistrements télé de la RAI, le montage du documentaire a requis pratiquement deux ans de travail. Il en découle un film qui soulève une série de questions autour des concepts de "nationalité" et de "régionalisme", ici en l'occurrence spécifiques à l'Italie. Mais il est évident que les mêmes questions pourraient s'appliquer à toute autre identité nationale. (Prix du meilleur documentaire Torino Film Festival 2005).
Inatteso, di Domenico Distilo. "Qui cherche l'asile politique en Italie doit craindre pour sa propre survie. Car il y a des années à attendre sans pouvoir ni travailler ni recevoir aucune forme d'assistance de la part de l'Etat. Difficile de trouver un hébergement, de quoi se nourrir, des informations. Les demandeurs d'asile se réunissent en communautés, construisent des refuges, occupent des bâtiments abandonnés près des lieux agricoles où ils trouvent du travail, souvent saisonniers. Ils survivent grâce aux réseaux de solidarité, aux associations bénévoles et au travail "au noir". A partir de Rome, où une large communauté a occupé les ex-dépôts des Chemins de Fer Italiens, le film retrace les étapes du voyage d'une population nomade, de demandeurs d'asile qui passent d'un boulot saisonnier à l'autre, pour pouvoir survivre. Un voyage dans la géographie des exilés, déserteurs et réfugiés provenant des guerres post-coloniales d'Afrique, nouveaux migrants en Europe." (Berlinale 2006)
martedì 15 maggio 2007
OSSERVATORIO / VISTI DA LONTANO. LE UNIVERSITA' CALABRESI IN ARGENTINA E VENEZUELA. IL VICEPRESIDENTE COLOMBIANO A CATANZARO

Sempre su Colombia e ndrangheta ecco un commento di una agenzia argentina sulla politica nel paese del realismo magico. Scrive tra l'altro: "Chi in Calabria o nel mondo non sa che Salvatore Mancuso è un membro dislocato dalla ndrangheta, e che ha portato in Colombia la brutalità`dei suoi metodi sanguinari, come arricchimento dei metodi insegnati alla Scuola delle Americhe, sperimentata nel Cono Sud americano con il terrorismo di stato?". (Salvatore Mancuso, padre nato a Sapri, secondo molti vicino alla ndrangheta, capo delle Fuerzas de Autodifensas Unidas, squadre paramilitari pagate dai latifondisti e politicamente di destra; Mancuso, che ha un incredibile sito web nel quale si può consultarne la biografia, da qualche tempo ha accettato di parlare e sta rivelando dettagli imbarazzanti per molti, a cominciare dal presidente Uribe. ndr)
domenica 13 maggio 2007
LA PRIMAVERA DI SCULLI. LA STORIA DEL GIOVANE CALCIATORE DALLA LOCRIDE ALLA JUVE DAL CHIEVO AI TRIBUNALI. ERIC GONZALEZ, EL PAIS

"METODI DEGNI PIU DELLA MAFIA CALABRESE CHE DEL PARTITO NAZIONALISTA BASCO". INAKI GERENABARRENA PRENDE LA NDRANGHETA A MISURA E SCATENA COMMENTI

PORTO APERTO A GIOIA TAURO / "WE OWN THE PAST, THE PRESENT AND THE FUTURE". LA NDRANGHETA E IL PRIMO SCALO MARITTIMO DEL MEDITERRANEO

Sulla inadeguata informazione rispetto alle questioni del porto è intervenuto il vescovo Luciano Bux, bacchettando giornalisti e media.
LA NDRANGHETA VISTA DAGLI STRANIERI / DALLE VALLATE DELL'ASPROMONTE A GAZPROM. LA RESISTIBILE ASCESA DELLE NDRINE IN UN BLOG FRANCESE

TRA "INDIVIDUALISMO EGOISTA" E "ATTENDISMO PASSIVO ED ARROGANTE", "FINTA INDIGNAZIONE" E "PARA-IMPEGNO". LA CALABRIA SECONDO DE SENA. DA LEGGERE.

sabato 12 maggio 2007
SOLO SE PASSANO IN TV GLI SCANDALI SONO TALI. PERCHE' C'E' VOLUTO RICCARDO IACONA PER VOMITARE DAVANTI ALLA FILA DI DISOCCUPATI COSTRETTI AL BIVACCO?

Ma la vicenda solleva qualche riflessione. Ed è la seguente: se Riccardo Iacona non avesse impiegato più di un anno di lavoro scarpinando su e giu per la regione per portare alla luce questa serissima inchiesta, una trasmissione del genere la avremmo vista per iniziativa di un giornalista e/o un medium locale?
Aggiornamento. Dalla folla dei dannati in fila per un lavoro è nata una associazione "per la divulgazione occupazionale"(sic). I promotori si presentano con un comunicato stampa: "siamo noi, giovani reggini che abbiamo gestito e coordinato (il bivacco, nota mia) in maniera autonoma, tanto da raggiungere non solo l'obiettivo di consegnare la domanda di ammissione al bando, ma di garantire un accesso legittimo e ordinato allo sportello". Che per un disoccupato è il massimo. E poi, incuranti del ridicolo, ringraziano chi ha permesso tanto successo, non senza assestare un colpo ai giornalisti cattivi e prevenuti: "Grazie al senso civico dimostrato dai reggini che in quei giorni hanno spiazzato i cronisti nazionali arrivati con l'idea di offrire una visione distorta e faziosa"...
CONFLITTO D'INTERESSI IN SALSA CALABRA. EDITORE E COMMENTATORE DELLA PIU' SEGUITA TV CITTADINA, IMPRENDITORE DELLA SANITA'. E ORA CANDIDATO

Una corsa in salita. Nonostante i suoi celebri interventi sulla tv che ha fondato e dirige, coi quali ha bacchettato con cadenza quotidiana sindaco e assessori, i sondaggi lo danno sempre dietro all'uscente Giuseppe Scopelliti di An. E non basta a catturare simpatie il modo spregiudicato con cui interpreta il conflitto d'interessi che lo vede protagonista.
Proprio nelle ore in cui veniva presentata la sua candidatura il nodo emergeva in tutta la sua evidenza. Oltre a correre per la poltrona di sindaco, il Nostro é titolare di un importante e qualificato polo sanitario privato e esponente dell'associazione degli imprenditori calabresi della sanità. In questa veste é intervenuto nel braccio di ferro tra l'assessore regionale alla Salute Lo Moro e i laboratori d'analisi esterni, minacciando il licenziamento di centinaia di dipendenti se fosse passato il piano di tagli deciso dall'assessore. Una minaccia strumentale, per uno che non prevede affatto di chiudere baracca e burattini, ma solo di aizzare i lavoratori contro un tentativo di ridurre gli sprechi. Ora, mentre a Reggio il segretario Ds Piero Fassino lo incoronava candidato, lui rilasciava dichiarazioni di fuoco contro la Lo Moro, eletta coi Ds. Di fronte a uno scontro così duro, una domanda sorge(rebbe) spontanea: chi garantisce che una volta sindaco Lamberti, trovandosi davanti al dilemma se assecondare gli interessi della sua categoria (come nel conflitto con la Regione) o quelli della collettività (che potrebbero non coincidere coi suoi), prenda la decisione giusta? Una domanda che sarebbe lecito trovare sui media locali, ma di cui non se ne é vista tracccia.
Un ragionamento a parte meriterebbe il versante mediatico dell'attività di Lamberti Castronuovo, fondatore nel 1998 di Reggio Tv, emittente comunitaria che in breve tempo si é imposta nel caotico panorama reggino delle comunicazioni di massa. RTV, "la tv positiva", é la sua creatura: su tutte le decisioni, dal trucco alle inquadrature, é sua l'ultima parola. Tra programmi come "Và nti to mamma, un angolo di poesia calabrese per non dimenticare di esserlo" (sic), gli editoriali dell'editore (1, 2, 3) e la messa domenicale in diretta dal Duomo, spicca "Il salotto dell'Editore", che Lamberti - perennemente sospeso tra Marzullo e Costanzo - conduce personalmente.
Il programma per ora non va in onda, ma degli ambienti della sua tv l'Editore fatica a privarsene. Ad esempio, la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura era presieduta dal giornalista responsabile della redazione politica di RTV.
QUANTI MAFIOSI TRA I REGGINI? L'INCHIESTA DI CURZIO MALTESE SU REGGIO CALABRIA FA INFURIARE. SOLITA REAZIONE: E' PREGIUDIZIO, CI OFFENDE. O NO?

(Nei commenti qualcuno ha ricordato la vicenda dei freelance autori di un reportage per la BBC che per semplificare l'immagine di una città dolente prima distribuirono e poi fotografarono siringhe e riviste pornografiche lungo tutto il Corso Garibaldi. Quello però era un caso di evidente manipolazione reale, niente a che vedere con il pezzo di Maltese). `
Unisco qui e qui un pezzo di Gian Antonio Stella uscito sul Corriere: stessa visione acida, ma meno lagne conseguenti. Chissà perché.
Le polemiche per l'informazione che disturba il manovratore tuttavia non sono roba recente: ne sa qualcosa chi seguiva negli anni 80 e 90 Samarcanda o il Rosso e il Nero, programmi storici di Michele Santoro. Anche in tempi più recenti Santoro solleva reazioni. Qui c'è quella, sofisticata, del presidente della Regione Agazio Loiero che protesta perché "la puntata [che metteva a nudo le contraddizioni della politica locale, nota mia] é piaciuta alla ndrangheta".
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