calabriamedia
rassegna stampa globale e ragionata
mercoledì 8 giugno 2022
lunedì 26 luglio 2021
ASSALTO AL PALAZZO / FEBBRILI TRATTATIVE TRA I BOSS DELLA POLITICA CALABRESE IN VISTA DELLE REGIONALI. UNA SORTA DI "PRIMARIE", DI CUI I CITTADINI AVVERTONO SOLO IL SUONO PRODOTTO DALLE COLTELLATE
Se tutto si fosse svolto alla luce del sole, invece che nelle segrete stanze del potere calabrese, le febbrili trattative di queste ore in vista delle regionali sarebbero state definite "primarie". Come nelle primarie infatti la competizione è per aggiudicarsi una candidatura, solo che invece di assistere a un confronto tra programmi e intenzioni diversi, alternativi o complementari, l'elettore avverte soltanto i rumori degli scontri delle élites, ovvero il suono prodotto dalle coltellate. A destra Occhiuto presidente deve fare i conti con l'ingombrante leghista Spirlì, coi mal di pancia dei meloniani di Wanda Ferro, e anche coi tanti sottopartiti che insieme fanno Forza Italia. Uno scontro che inevitabilmente indebolisce l'alleanza, ma che secondo molti è destinato a ricomporsi sulla base della divisione dei posti di governo e sottogoverno.
DOPO QUASI DIECI ANNI TORNA LA VOGLIA DI DIRE QUALCOSA. SENZA SAPERE SE QUALCUNO LA SENTIRÀ...
Questo spazio di comunicazione è nato ormai più di dieci anni fa.
Alterne le fortune, e la pazienza di star dietro a fatti ed opinioni. A
un certo punto la sensazione è stata quella di parlare al vento, o nel
deserto, data l'assenza pressoché totale di reazioni. Ora che molto
passa da twitter e facebook, potrebbe andare ancora peggio. Perché
quindi riesumare il blog? Risposta d'istinto: se devo parlare da solo,
tanto vale lasciare un segno. Che a volte "l'avevo detto" aiuta a non
sentirsi troppo scemi.Dunque, senza impegno, peroverò ad affidare
di nuovo a queste pagine qualche pensiero, per evitare che ristagni
troppo nella mia coscienza e finisca per marcire. E proverò a parlare di
tutto quello che mi stimola ed incuriosisce, a cominciare dalla
sventurata Calabria che da vent'anni vedo da lontano. Gli spunti,
vedrete, non mancheranno....
martedì 5 gennaio 2010
GATTUSO: "I FONDI EUROPEI SI POTREBBERO USARE MEGLIO". AD ESEMPIO, NON PAGANDO TESTIMONIAL COME LUI...

Ringhio Gattuso dixit: "Io condivido molte delle cose che dice Bossi. Non voto Lega ma apprezzo l'idea del federalismo fiscale. Ognuno deve governare da solo, in questo modo viene responsabilizzato di piu'. I fondi che arrivano dalla comunita' europea potrebbero essere utilizzati meglio". Ad esempio, non pagando campagne milionarie per l'immagine della regione con testimonial come lui.
sabato 3 gennaio 2009
GUERRA E PACE / SIAMO TUTTI ABITANTI DI GAZA. BOMBE DI ISRAELE CONTRO TUTTI: PER PUNIRE HAMAS E' STRAGE DI CIVILI. UN GRIDO DI DOLORE DALLA PALESTINA

giovedì 25 settembre 2008
EURODOMANDE / LA CALABRIA DI TOSCANI ARRIVA A STRASBURGO E SI SCOPRE QUANTO E' COSTATA. "SOLO" 3,8 MILIONI DI EURO PER LA RIVOLTATA CAMPAGNA DEL GURU

martedì 23 settembre 2008
GIUSTIZIA E LOTTA ALLA MAFIA / DA PALERMO A MESSINA, GUIDO LO FORTE PROCURATORE CAPO NELLA PIÚ CALABRESE DELLE CITTÁ SICILIANE

Adesso Guido Lo Forte è procuratore a Messina, (dopo essere stato per un po' in ballottaggio proprio con Scarpinato): una promozione o un allontanamento? Non saprei dirlo, ma di certo Messina è l'unica grande procura siciliana a non avere avuto una storia importante di processi di mafia. Di certo Lo Forte è abituato a gestire situazioni complicate e forti pressioni, e comunque sia credo che sarà una gelata per l'establishment della città, abituato da sempre ad una gestione sorniona e innocua della procura, e soprattutto per le disinvolte casse gestite dal comune, oltre che per l'Università, con la sua incredibile sequela di scandali. Staremo a vedere.
lunedì 1 settembre 2008
UBRIACHI AL VOLANTE / AGENZIE E GIORNALI SI BEVONO LA STORIELLA CHE "UN CONDUCENTE DI AUTO SU DUE E' POSITIVO AI TEST" PER ALCOL E DROGHE. DAVVERO?

martedì 29 luglio 2008
LA MAFIA UCCIDE IL SILENZIO PURE / DI GIORNO IN GIORNO PIU' DIFFICILE VIVERE NELLA REGIONE DELLA NDRANGHETA. PERCHE' LA CALABRIA NON RIALZA LA TESTA?

Ma la ndrangheta è anche profondamente divisa al suo interno. L'organizzazione, complessa, pure strutturata in tanti autonomi centri di comando che occupano il territorio, mostra tuttavia quasi ovunque le difficoltà di mantenere un equilibrio interno: faide sfiorate per un pelo o in corso a Papanice, Gioia Tauro, Lamezia Terme, San Luca, Cittanova, Taurianova, Palmi, Cinquefrondi, eccetera eccetera. E dove non è la guerra di mafia ad uccidere, il sangue lo fa scorrere un clima di violenza diffusa, con ragazzini che mettono paura ai poliziotti, e inoffensivi pensionati uccisi per un qualche "sgarbo". A completare il quadro si aggiungano le minacce e le intimidazioni a quanti alzano la testa: amministratori, giornalisti, imprenditori, commercianti. Per ciascuno di loro un messaggio, a ciascuno di loro un ammonimento. Risultato: la Calabria di oggi. Quella che vorrei ricominciare a descrivere. Senza reticenze e senza sconti. Per nessuno. Nemmeno per le istituzioni da sempre presenti in città e paesi dei quali tutto sanno e tutto possono sapere, ma senza che questo comporti più efficacia nella lotta alla ndrangheta. Nemmeno per quei sindaci che parlano di emergenza da vent'anni senza muovere un dito. Nemmeno per la cosiddetta società civile, vittima, si, dello strapotere della mafia, ma troppe volte anche carnefice di se stessa.
Lungo questo cammino per fortuna c'è già qualcuno in marcia: i ragazzi che hanno recuperato il murale di Gioiosa Jonica, i giovani giornalisti dei quotidiani regionali (come Agostino Pantano vittima recente di una intimidazione), gli straordinari volontari di Libera e delle cooperative che con don Pino De Masi lavorano le terre confiscate ai mafiosi... E' ancora troppo poco. Ma un lungo viaggio comincia sempre con un primo, piccolo, incerto passo.
giovedì 6 marzo 2008
VACANZE D'INVERNO / CALABRIAMEDIA, PER ORA, SI FERMA. ARRIVEDERCI A PRESTO
Come avrete notato, da qualche tempo fatico a star dietro al blog. Così mi prendo una vacanza: per un po' gli aggiornamenti saranno meno frequenti. Augh.
venerdì 4 gennaio 2008
CANE NON MORDE CANE / IL COMUNE CHIEDE UN PARERE SULLA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE IN UN PROCESSO DI MAFIA. A CHI? AL LEGALE DI FIDUCIA DELL'IMPUTATO

Una rogna, deve aver pensato il sindaco che per lavarsene le mani decide di non decidere, e chiede un parere legale all'Ufficio competente, formato da legali convenzionati col comune. Il parere elaborato è negativo: l'omicidio di Gianluca Congiusta non avrebbe causato alcun danno patrimoniale o di immagine, al soggetto pubblico e collettivo rappresentato dal Comune. Firmato (tra gli altri anche da) Maria Tripodi, avvocato. Strane argomentazioni, si direbbe. Fin quando non viene furi che l'avvocato Tripodi è anche il legale di fiducia di Tommaso Costa, imputato come responsabile dell'assassinio. Un pasticcio, insomma. Che la Tripodi tenta di rattoppare cosi: "Sarebbe stato opportuno non partecipare alla discussione sulla richiesta del Comune...". E se lo dice lei...
Aggiornamento 1. Il sindaco di Siderno, quello che "non potevo trascinare il comune in un Tribunale", querela Paolo Pollichieni, direttore di CalabriaOra, per un suo chiaro e coraggioso articolo sulla vicenda. Qui una pagina con i commenti di sindaci del comprensorio, e qui, sempre da CalabriaOra, la ricostruzione di un messaggio del mafioso dal carcere: "Se esco di qui in tre mesi arriviamo alla Regione".
Aggiornamento 2. Il sindaco di Siderno, sui quotidiani da giorni, butta la spugna e si sfoga: "Sulla questione Costa ero terrorizzato. Tante persone sono state uccise e io ho una famiglia". Legittimo attendersi contestuali scuse e dimissioni. Invece no. Continuiamo così, facciamoci del male, direbbe Michele Apicella.
Aggiornamento 3. Il sindaco di Siderno non finisce di stupire. Ora si apprende che è "pronto a candidarsi alla Camera". Nel compiere questo sacrificio il primo cittadino evidentemente non teme che la sua recente uscita sulla questione Congiusta possa nuocergli in termini elettorali...
mercoledì 12 dicembre 2007
UNA BUFALA LUNGA UN GIORNO / ESCE L'ORARIO FERROVIARIO E SMENTISCE LE RIVELAZIONI DI ITALIAOGGI. LA "NOTIZIA" SI E' SCIOLTA IN 24 ORE
Esce il nuovo orario ferroviario e Trenitalia smentisce i timori sollevati da ItaliaOggi. Una paginata di numeri e parole per dire che i treni non cambiano. Ecco il comunicato pubblicato da CalabriaOra. Una bufala insomma, quella a firma de Nolac, scodellata con tanto di dietrologie. Vogliamo scommettere che ora il bravo giornalista si precipiterà a chiedere scusa per la cazzata?
lunedì 10 dicembre 2007
CALABRIA PIU' LONTANA / DA LUNEDI CANCELLATI I TRENI TRA TORINO E REGGIO CALABRIA. L'AUTOLESIONISTICA DECISIONE FRUTTO DI UNA FAIDA POLITICA?

mercoledì 5 dicembre 2007
CALABRIA & MISTERI / I SEGRETI DEI SERVIZI SECONDO IL PROCURATORE MACRI'. "UNA PRESENZA NON INVESTIGATIVA MA CRIMINALE"

Ora, se le affermazioni del magistrato sono fondate, l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale si colloca in un contesto che supera il conflitto locale e si delinea come un intrigo di stato. Ma se la pista dell'abbraccio soffocante tra politica, sanità e cosche non basta a spiegare quell'assassinio, restano indefiniti i contorni della effettiva realtà in cui è maturata la decisione di compierlo. E finora su questo nemmeno Macrì avanza un'ipotesi. Qui la cronaca dell'audizione da CalabriaOra.
mercoledì 7 novembre 2007
L'ORDINE REGNA IN CALABRIA / DOPO DE SENA E DE MAGISTRIS TOCCA A MONSIGNOR BREGANTINI, PROMOSSO A CAMPOBASSO. IL PAPA NORMALIZZA LA CHIESA CALABRESE

martedì 30 ottobre 2007
LA STRAGE SOTTO CASA / SEMPRE PIU' TRAGICI I TENTATIVI DEI MIGRANTI DI ENTRARE IN EUROPA. DOPO I MORTI DI ROCCELLA NESSUNO SI VOLTI DALL'ALTRA PARTE

La tragedia appena accaduta sul mare calabrese è un problema che riguarda tutti: Europa in testa. Ma occorre far presto, e vincere le ipocrisie. Non si può lasciare che la gente muoia in mare tentando di sfuggire alla povertà e alla guerra. Secondo il rapporto Fortress Europe sulle coste italiane sono 10.000 gli annegati dal 1988. 500 nei primi nove mesi dell'anno. Un massacro. Un'ecatombe. E colpisce l'indifferenza davanti a tutto questo. Un pezzo di Piero Sansonetti, direttore di Liberazione, che è anche una denuncia.
La notizia sul britannico The Independent. Qui il pezzo uscito sul sito dello spagnolo El Pais. Anche il quotidiano progressista francese Libération se ne occupa. Breve in cronaca per il portale di notizie svizzero SwissInfo
sabato 20 ottobre 2007
SABBIEMOBILI / IL PG DI CATANZARO AVOCA L'INCHIESTA WHY NOT E LA TOGLIE A DE MAGISTRIS. "DOPO L'ISCRIZIONE DEL MINISTRO, CONFLITTO D'INTERESSI"

Una iniziativa destinata a far discutere. Anche perché, prima che Mastella fosse iscritto nell'inchiesta, vi fu chi parlò di conflitto di interessi, ma riferendosi proprio al ministro della Giustizia, che, potendo diventare indagato e agendo come ha agito, ha dato l'impressione di voler condizionare il corso delle indagini. Insomma, ancora un colpo di scena, in questa vicenda sbilenca, che però pare avviarsi, via Procura Generale, verso le sabbie mobili del diritto che tutto ingoiano e tutto digeriscono...
venerdì 19 ottobre 2007
* ULTIMISSIMA * / LIBERO RIVELA, ANSA CONFERMA: "IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA MASTELLA ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DELLA PROCURA DI CATANZARO"

martedì 16 ottobre 2007
CALABRIA & MISTERI / MUORE BRUNO PICCOLO, UNO DEI DUE PENTITI DEL CASO FORTUGNO. "NESSUN SEGNO CHE CONTRADDICA L'IPOTESI DEL SUICIDIO"

La cronaca del Corriere della Sera e un commento di Giovanni Bianconi. Un pezzo di Giuseppe Baldessarro su Repubblica riassume la storia di Piccolo. Il viceministro Minniti promette migliori tutele per chi collabora.
Intanto va avanti il processo in Corte d'Assise per la morte del vicepresidente del consiglio regionale. In questa pagina di CalabriaOra le novità dell'udienza e scenari da super-intrigo. Qui invece il punto sulle indagini a qualche giorno dal ritrovamento del corpo.
sabato 13 ottobre 2007
CALABRIA TUTTI CONTRO TUTTI / lNTIMIDAZIONI, MINACCE, DENUNCE E PROIETTILI. E UN CRONISTA DI CROTONE BASTONATO SOTTO CASA

martedì 9 ottobre 2007
CATANZARO VAL BENE UN GOVERNO / IL CSM RINVIA AL 17 DICEMBRE LA SEDUTA DISCIPLINARE. MASTELLA ALLA SINISTRA: "SE NON MI DIFENDETE E' LA CRISI"

In precedenza il Consiglio Superiore della Magistratura - che ieri avrebbe dovuto iniziare l'esame della richiesta di trasferimento del pm De Magistris avanzata da Mastella - aveva deciso un rinvio. Di nove settimane, fino al prossimo 17 dicembre. Una dilatazione temporale che - fa osservare Giuseppe D'Avanzo su Repubblica - suona come uno stop a Mastella, il quale chiedeva in via cautelare e con urgenza di sollevare De Magistris dalle inchieste...
sabato 6 ottobre 2007
LO STILE E' L'UOMO / A TELECAMERE SPENTE E MICROSPIE ACCESE IL POTERE E' ROZZO E VOLGARE. CHIARAVALLOTI: QUESTO E' UN PAGLIACCIO LO DOBBIAMO AMMAZZARE

- Tu sei un pazzo, liquido
- E non è bella come idea?
- Giustamente chi ci sta ascoltando pensa che sei un poco pazzo e ha difficoltà...
- E ma poverino... la cosa bella è che non abbiamo niente da nascondere, abbiamo tutto alla luce del sole.
- Ho capito, ma mettiti nei panni di chi è costretto ad ascoltarci, pensa che sei proprio pazzo
- E poverino penserà... Saprà con chi abbiamo a che fare... Se è cornuto non lo so, non ho prove su questo. Mi auguro che qualcuno ascolti e glielo vada a riferire. Indagheremo, anche in questa direzione.
- No, a me non me ne può fregà di meno... (...)
- C'è quella sorta di principio di Archimede, io non so come si chiami nelle scienze naturali (Terzo principio della dinamica di Newton, ndr): "ad ogni azione corrisponde una reazione". Siamo così tanti ad aver subito l'azione, che quando esploderà la reazione sarà adeguata...
(L'ex presidente della giunta regionale calabrese ed ex magistrato Giuseppe Chiaravalloti al telefono parla di De Magistris con la sua segretaria. Il dottor Chiaravalloti è attualmente un componente dell'Authority per la Privacy. Qui il contesto della telefonata ricostruito da Gianni Barbacetto)
Il file audio si può ascoltare da questo link al sito di Annozero.
venerdì 5 ottobre 2007
STRACCIVOLANTI / DAL CASO DE MAGISTRIS AL CASO MASTELLA. IL GUARDASIGILLI A TESTA BASSA CONTRO SANTORO E LA RAI. REAZIONE SCOMPOSTA O MOSSA FURBA?

Così sui media invece degli elementi di fatto che sono alla base della vicenda (le inchieste, le denunce di pressioni sul procuratore, il contesto politico che descrive l'indagine) per giorni troveranno posto le polemiche in politichese sulla Rai e Michele Santoro. Ma la bomba dell'estate, quel grumo scoppiato tra le carte della procura di Catanzaro, resta là, a riempire le pagine dei quotidiani locali. E merita un riassunto, visto che continua a far botti. Ché è si una bomba, Why Not?, ma di quegli ordigni a grappolo, destinati a esplosioni multiple e allungate nel tempo.
L'ultima, per cronologia, la rivela l'Espresso di questa settimana. Il ministero di Grazia e Giustizia seleziona per "Calabria Sicura", un progetto congiunto con il ministero dell'Interno, 60 operatori che avranno da svolgere mansioni delicate. A vincere l'appalto é la WorkNet che ne affida la gestione a un tale Bruno Idà, arrestato per legami con la cosca Jamonte. La WorkNet precisa alcuni particolari, ma Idà e una collaboratrice di WorkNet, Nadia Di Donna, sarebbero stati in stretto contatto con Saladino. (Sulla questione interviene il prefetto Francesco Musolino, successore di De Sena, per annunciare una verifica interna che potrebbe arrivare fino alla rescissione del contratto con WorkNet. In seguito anche il ministro Amato).
Il primo boato, quello inatteso, era arrivato a giugno, con le perquisizioni a politici e uomini d'affari e l'ipotesi di un cartello di affaristi capace di filtrare fondi europei e risorse regionali grazie alle coperture massoniche. Poi, gli altri, quando esce il nome di Romano Prodi tra gli indagati e quando tra le bobine delle intercettazioni spunta la voce di Clemente Mastella. Il primo, avvisato via Panorama di essere indagato per presunti legami con un massone di San Marino, abbozza. Il secondo, attenzionato per un colloquio con uno degli indagati chiave, Tonino Saladino (il quale mostra una fraterna confidenza col ministro di Giustizia che a sua volta si preoccupa di favorgli le richieste), reagisce a colpi di ispezioni alla procura di Catanzaro e piccate dichiarazioni alla stampa.
Ogni ispezione un frammento che scoppia. Gli uomini del ministero rivoltano come un guanto l'ufficio di De Magistris, titolare di Why Not?, e alla fine gli muovono rilievi sulla condotta di un altro procedimento, Poseidone, su un giro di tangenti attorno alla costruzione di sistemi di depurazione che vede coinvolti politici regionali e nazionali di Forza Italia e - col sospetto di aver fatto la talpa della banda nelle istituzioni - il procuratore capo di Catanzaro, Mariano Lombardi. Il superiore di De Magistris insomma. Quanto basta per aprire un varco nella inamovibilità del giudice: una proposta del ministro al Csm di trasferimento ad altra sede di De Magistris, che non avrebbe dovuto indagare su magistrati del suo distretto. Analoga proposta per il procuratore Lombardi.
Fin qui la vicenda, pur ridotta all'osso. E da qui iniziano i commenti, che come tutto ciò che riguarda De Magistris, dividono. Già perchè il magistrato che con la stampa ha un rapporto di certo non univoco (parla di giornalisti compromessi col sistema e poi non si nega a studi tv, incontri pubblici e platee seminariali dove evoca poteri forti che vogliono fermare le inchieste ecc.), registra in Calabria - accanto alla solidarietà dei sit-in e alle ovazioni degli studenti - anche il fastidio di ampi settori della politica e dell'informazione. Uno così non poteva che dividere anche il Csm dove é intanto approdato il suo caso, e che ha già preso tempo, fino a lunedi 8 ottobre, per cominciarne l'esame.
Intanto, sul dibattito mediatico interviene anche il presidente della Camera Bertinotti: "il rapporto tra procure e stampa è torbido, ma nessuna censura". Qui, su Repubblica. Qui invece si può vedere una parte dell'intervista rilasciata da De Magistris a Sandro Ruotolo di Annozero.
martedì 2 ottobre 2007
CALABRIA OMBELICO DEL MONDO / OTTOMILA TEDESCHI PUNTANO SULLA REGIONE. MEZZA GIUNTA E MEZZO CONSIGLIO REGIONALE IN TOUR DALL'ALBANIA AGLI STATES

lunedì 24 settembre 2007
VOLTARELLI DIXIT: "DUISBURG E' NORMALE. CHI CAMBIEREBBE UN GIPPONE A FORMENTERA CON UNA PANDA A RATE E UNA VITA DI SERVILISMO? ...HA VINTO L'AZIENDA"

La metafora dell'azienda suona più effettiva di mille appelli e manifesti, più esatta di tanti ispirati commenti. Più spietata perfino della peggiore ipotesi sul grado raggiunto dal malaffare. L'azienda opera sull'asse con l'America latina: un reportage dell'Unità ne ricostruisce alcune tracce (segue qui).
L'azienda scoppia di soldi, e compra tutto ciò che può. Ovunque. Sulla Stampa un pezzo, anche qui, descrive la ndrangheta spa. Come una holding, che tiene tutto: dalle estorsioni minime agli investimenti internazionali. Su Liberazione una intervista sul tema col presidente dell'Antimafia Forgione.
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