
Il destinatario. Poco chiaro chi sia in effetti, se il cittadino medio italiano, invitato a levarsi il paraocchi, o invece i calabresi stessi, chiamati a esorcizzare i pregiudizi. La assoluta prevedibilità delle foto: ragazzini e ragazzine con l'apparecchio ai denti e gli occhi buoni, un marchio di fabbrica del Toscani più noto, si direbbe. L'obiettivo comunicazionale. Non saprei quale sia, con esattezza, se non quello di ridere di un pregiudizio un po' razzista (dare del terrone o del mafioso ai calabresi); pregiudizio che in realtà nell'attuale ordine dei rapporti sociali non rappresenta affatto "il cuore del problema", che resta quello di una Calabria incapace di elaborare una immagine di se stessa e in preda a spinte irrazionali. Come se Toscani avesse messo a fuoco il punto sbagliato per ancorare il suo discorso.
Per sovrappeso aggiungerei che lo stesso senso di scontatezza me lo suggerisce anche il processo mentale che ha portato gli uomini della Regione a pensare a Toscani per una iniziativa nella comunicazione. Interessati magari più che al prodotto dell'artista, al suo brand, al suo essere uomo-comunicazione, capace di dare un valore aggiunto all'iniziativa. Ridotta cosi, diventa un'operazione tra Vip da almeno 900.000 euro, secondo questa fonte. Una performance alla Sgarbi, solo un po' più costosa. Non troppo lontana dalla passeggiata di Valeria Marini sul corso di Reggio ideata qualche anno fa dall'appena confermato sindaco. Altre critiche qui.
Toscani tuttavia una cosa l'ha innescata: la corsa a taroccare le sue foto cambiandone il claim, una pratica in cui si sono cimentati in diversi (ad esempio questo blog). Qui la versione dei ragazzi di ammazzatecitutti.org
A proposito di campagne di comunicazione promosse dagli enti calabresi, segnalo Mare Vostrum, uno spot turistico su Reggio Calabria che ho trovato semplice e sincero (bella anche la musica dei Quartaumentata), ma del quale non mi convince per alcuni versi il claim. A dire Mare Vostrum si evoca naturalmente Mare Nostrum, il Mediterraneo. Solo che in latino il possessivo alla seconda persona plurale fa Vestrum, e non Vostrum. Da qui il gioco: un cambio di vocale, come farebbe un enigmista, e una voluta evasione dalle regole morfologiche, per strizzare l'occhio al latinorum. Una scelta legittima certo, ma che forse andava rivendicata anche nella grafica del claim, che invece resta uniforme e omogenea. Tanto da far pensare a un errore, anche a chi il latino lo ha fatto alle medie.
Ciao, scusami, non ho trovato una mail a cui scriverti...
RispondiEliminavorrei contattarti per chiacchierare due secondi in PVT... puoi farlo tu per cortesia?
la mia mail è lvrluca@comunitazione.it grazie,
Luca Oliverio