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sabato 30 giugno 2007

VIVA LA MAFIA ABBASSO LA MAFIA / IN CALABRIA I MURI PARLANO E QUALCUNO INNEGGIA ALLA NDRANGHETA. IL CONSENSO SOMMERSO DI CUI GODE IL SISTEMA ILLEGALE

Mesi fa fece parlare di sé una scritta apparsa su un muro di Cinquefrondi, nella Piana di Gioia Tauro, che in assoluta controtendenza affermava un tremolante ABBASSO LA MAFIA. Come nell'abusato paradosso giornalistico dell'uomo che morde il cane, la scritta si fece notizia. Ora, pescando da vocelibera, un blog calabrese, viene fuori che il cane è tornato a mordere l'uomo. A Bovalino infatti, é comparso più di recente un VIVA LA NDRANGHETA.
Ovviamente i graffiti urbani, a leggerli tutti, offrono di queste perle. Fa pensare tuttavia l'indifferenza, quando non l'esplicito sostegno, che molta parte della società esprime in rapporto alla presenza mafiosa. Potrei sbagliarmi, ma la quota a me pare in crescita. Così, mentre magistratura, politica e poteri vari si passano la palla in un gioco sull'orlo del vulcano, tra la gente questa è l'aria che si respira. Un altro spunto per i media locali, a cui, informando con chiarezza e completezza, spetta il compito di far crescere la consapevolezza sociale.
In gioco c'è la questione del consenso di cui il sistema dell'illegalità gode. Qualcosa confinata tra i tabù dalla coscienza collettiva calabrese, che preferisce non porsi domande a riguardo. Perché di domande da porsi ce ne sarebbero, se a ogni questionario somministrato tra i ragazzi viene fuori che il modello dello ndranghetista, in quanto a popolarità, tiene testa a tronisti e veline (ultimo in ordine di tempo un sondaggio presso le scuole di Taurianova, raccontato da un servizio della Tgr). Un segnale che dice brutto per il futuro...

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