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domenica 13 maggio 2007

PORTO APERTO A GIOIA TAURO / "WE OWN THE PAST, THE PRESENT AND THE FUTURE". LA NDRANGHETA E IL PRIMO SCALO MARITTIMO DEL MEDITERRANEO

Un blogger statunitense che si occupa di sicurezza e lotta al terrorismo da posizioni fondamentaliste, riunisce qualche nota sul porto di Gioia Tauro. Lo sapevate che viene considerato ancora oggi e dall'inizio "condizionato dalla ndrangheta"? Che attraverso i suoi container "può trafficare sostanze nucleari con facilità", e che "questo è quanto è già avvenuto?". "Il governo italiano pare incapace di arrivare a chiudere con la ndrangheta e la partita é stata persa più di venti anni fa per molte e controverse ragioni". Nello stesso post anche i principali ritrovamenti illegali: dalle contraffazioni alla cocaina, dai tabacchi lavorati a misteriosissimi carichi di gas nervino importato dalla Russia e sepolto nella Piana di Gioia Tauro. Nell'ottobre 2001, saltò fuori perfino un egiziano che viaggiava in un container con ossigeno e cibo diretto in Canada. Eppure per la stampa locale il porto fa notizia solo per ragioni sindacali o perché indicato come un paese delle meraviglie davanti al quale spalancare la bocca per lo stupore.
Sulla inadeguata informazione rispetto alle questioni del porto è intervenuto il vescovo Luciano Bux, bacchettando giornalisti e media.

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